Vai direttamente ai contenuti

Home > Notizie ed eventi > ACI-ISTAT: 2011: MENO INCIDENTI (-2,7%), MORTI (-5,6%) E FERITI (...)

ACI-ISTAT: 2011: MENO INCIDENTI (-2,7%), MORTI (-5,6%) E FERITI (-3,5%)

31.10.2012

 

Diminuiscono incidenti, morti e feriti sulle strade italiane. Il Rapporto ACI-ISTAT - illustrato oggi a Roma presso l’Automobile Club d’Italia – evidenzia, infatti, nel 2011 un calo, rispetto all’anno precedente, di sinistri (205.638; -2,7%), morti (3.860; -5,6%) e feriti (292.019; -3,5%), verbalizzati dalle Forze dell’Ordine.

Maggio è il mese nero, agosto quello in cui si registra il picco di mortalità, sabato il giorno con più morti, le 18:00 l’ora più critica. Di notte si verificano meno incidenti ma più pericolosi, e i week-end sono fortemente a rischio. I giovani 20-24enni le principali vittime di incidenti mortali. Il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica sulle strade urbane, ma quelli più gravi avvengono sulle extraurbane. Più sicure le autostrade.

“I dati dimostrano come le nostre strade diventino ogni anno più sicure – ha affermato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – ma c’è ancora tanto da fare: gli incidenti derivano da una scarsa cultura degli utenti della strada e ACI ha definito un sistema di formazione continua con nuovi programmi per il conseguimento della patente, corsi di guida sicura, attività di educazione dei genitori per l’uso dei seggiolini, servizi specifici per le utenze deboli. Va poi sottolineato che i sinistri sono diminuiti del 22% in 10 anni ma le tariffe rc-auto non hanno seguito lo stesso andamento. Per consentire un ribasso delle polizze, ACI ha presentato al Governo un progetto di legge in grado di ridurre del 40% i costi a carico delle famiglie, contrastando soprattutto il fenomeno delle frodi: speriamo veda presto la luce”.

“Quest'anno - ha concluso il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini - ha visto il consolidamento del modello organizzativo decentrato istituito con il protocollo di intesa nazionale ed è stata rafforzata la collaborazione con tutti gli organi di rilevazione territoriali. Su queste basi costruiremo una nuova architettura di indagine che entro il 2015 dovrà portare alla realizzazione di un "sistema unico" di acquisizione dei dati in accordo con il processo di digitalizzazione già avviato".

ACI–ISTAT

2011: MENO INCIDENTI (-2,7%), MORTI (-5,6%) E FERITI (-3,5%)

Obiettivo UE 2010 (-50% morti sulle strade):

Italia non raggiunge target nemmeno nel 2011

ma fa meglio della media europea (14ma in UE:- 45,6%)

QUANTI

Incidenti: 205.638 (-2,7%); morti: 3.860 (-5,6%); feriti 292.019 (-3,5%)

DOVE

Strade urbane: 76,4% incidenti; 45,2% morti; 72,9% feriti

I più gravi sulle extraurbane (escluse autostrade): 4,7 decessi ogni 100 incidenti

QUANDO

Maggio mese “nero”; agosto picco mortalità

venerdì: più incidenti e feriti; sabato più morti.

Picco incidentalità ore 18.00; incidenti più gravi 5.00 del mattino

Indice mortalità più alto di notte e nel week-end

COME

I più pericolosi:

scontro frontale; ostacolo accidentale; fuoriuscita, caduta da veicolo

si muore di più in bici (vittime: +7,2% rispetto al 2010) che su ciclomotore

PERCHE'

guida distratta/andamento indeciso; precedenza/semaforo; eccesso velocità.

CHI

Giovani (20-24anni) principali vittime incidenti mortali

Conducenti morti: uomini sette volte le donne.

Anziani i pedoni più a rischio.

Passeggeri: a rischio 15-24 anni e bambini

COMUNICATO STAMPA ACI -ISTAT


DATI DI TRIESTE

DATI FRIULI VENEZIA GIULIA